Vivere viaggiando: chi ce l’ha fatta? Tripluca

Per la rubrica “storie”, l’avventura di Tripluca, il ragazzo che sognava di vivere viaggiando. C’è l’ha fatta. Adesso è in viaggio, scrive un blog, gestisce la sua comunità online e…

Tramonto panoprmaico


Quando racconto in giro che ho deciso di mollare ogni altra attività lavorativa e dedicarmi solo alla gestione del mio sito internet, ottengo sguardi increduli e qualche incoraggiamento.

Sul forum di windreport ad esempio, un ragazzo ha aperto una discussione che riporta qualche link a questo sito, dichiarando la propria voglia di trovare un’attività indipendente.

Come sempre ha ricevuto qualche risposta positiva e qualche altra del tipo “di acqua e di pane si vive solo nelle parabole di Gesù.Sinceramente, mi sembra un fake”, o ancor meglio “penso che se esistesse una possibilità simile lascerebbero tutti il lavoro per lavorare su Okkio..non pensi”.
Come a dire che se Bill Gates fosse davvero ricco tutti aprirebbero la microsoft…

Comunque il pessimista non ha tutti i torti. Deve essere chiaro che crearsi un’attività indipendente non è assolutamente facile.

Per raggiungere l’obiettivo sono necessari un impegno enorme ed una certa dose di quell’ingrediente che alcuni chiamano coraggio ed altri incoscenza; oltre ad un numero elevato di competenze nei campi più svariati. In più si aggiunga la difficoltà dell’arretrato contesto italiano.

In ogni caso, polemiche a parte, ogni tesi deve essere supportata da valide prove.

Ecco perchè ho deciso di dare il via alla rubrica “storie”, dove racconterò le vicende di persone che riescono a vivere delle proprie passioni, in maniera indipendente. E anche per rispondere a quelli che mi dicono “se conosci qualcuno che ci è riuscito facci sapere.”

Bene, oggi vi faccio sapere di Luca, o meglio, Tripluca, un ragazzo che, come scrive sul suo sito, è in viaggio dal 2000.

Ricordo ancora quando lo conobbi, ascoltando una programa estivo di Paoletta, allora conduttrice di un programma su radio DJ, e ne fui subito colpito.

Tripluca aveva un sogno, quello di vivere viaggiando.

E’ vero, il suo sogno è il sogno di tanti, il sogno di tutti quelli che ogni tanto pensano di mollare tutto e partire, magari per l’Australia (meta mitica per molti nomadi imprigionati negli uffici).

La differenza tra Tripluca e gli altri sta prima di tutto nel fatto che lui ha provato a realizzare il suo sogno o, detto in maniera più pragmatica, ha provato ad avviare una attività che gli consentisse di vivere viaggiando.

Così è partito. In tutti i sensi. Ha cominciato a viaggiare e ha fatto diversi tentativi di avviare un business che gli garantisse reddito ed indipendenza.

In qualche hanno Luca ha realizzato una serie di siti che fanno da centro aggregante per la comunità di viaggiatori online, ha inventato la scuola di viaggi disorganizzati, si è trasformato in editore pubblicando online il tripmagazine.

Il tripforum è oggi una vera miniera di informazioni per gli amanti dei viaggi disorganizzati, i sognatori, quelli che vogliono provarci, quelli che ci stanno provando, quelli in viaggio e quelli che hanno deciso di tornare.

Oggi Luca, che dall’ultimo report inviato risulta essere in Laos, si mantiene con i vari business ideati.

Come ha fatto?

Chi ne voglia sapere di più può trovare tutte le informazioni sui suoi siti.

Io mi limito a concludere la polemica iniziata in apertura, perchè sento già nelle orecchie le voci di quelli che dicono “si, ma è uno su mille che ce la fa”.

Con buona pace di Gianni Morandi, voglio dimostrare che il calcolo delle probabilità dell’uno su mille è falsato da un errore di fondo nella scelta del campione, perchè nei mille che non ce la fanno noi mettiamo anche quelli che avrebbero voluto ma non ci hanno mai provato.

Vorrei inoltre che passasse chiaramente un messaggio.

Non è che avviare un business indipendente sia più facile o più difficile che fare un’altro mestiere. E’ semplicemente diverso, e richiede comunque grande impegno, soprattutto all’inizio.

Tripluca è indubbiamente uno (il primo in ordine di tempo) degli ispiratori di questo sito, così quando ho deciso di aprire OkkiO, gli ho chiesto una… intervista. Per fortuna sua si trovava già in viaggio.

Appuntamento speriamo rimandato al suo ritorno.

2 pensieri riguardo “Vivere viaggiando: chi ce l’ha fatta? Tripluca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *