Lo zen e l’arte di riparare il computer

Molti dei miei amici spesso chiedono il mio aiuto per risolvere problemi del computer. Essi pensano erroneamente che io sia un esperto; in realtà mi limito a seguire gli insegnamenti della tradizione zen percorrendo la Via della soluzione.

Il computer peraltro è un ottimo strumento per chi voglia percorrere la via dello zen, maggiormente quando non funziona, data la forza con cui è in grado di spingerci a meditare a lungo (per non fracassarlo). Voglio stampare e non stampa. Riprovo. Non stampa. Controllo carta e cartucce, riprovo. Non stampa. A quel punto mi siedo in Zazen.

Il funzionamento del computer, inoltre, presenta molti punti di contatto con la concezione del mondo nel pensiero orientale. Pensiamo al concetto di bootstrap citato anche da F. Capra nel Tao della fisica. Il nome inglese “bootstrap” indica le fascette inserite nel bordo superiore degli stivali per agevolarne la calzata. Il significato del termine “bootstrap” in fisica ed informatica trae origine dal detto anglosassone “staccarsi da terra tirandosi per le fascette degli stivali”, per spiegare un sistema che si sostiene da sé, la cui esistenza trae origine, senso e coerenza dalla rete di relazioni tra le proprie unità: non un sistema edificato con singoli mattoni, ma un sistema che emerge attraverso le molteplici relazioni tra i propri elementi: così per le particelle, in fisica, a costituire la materia; così per tutte le cose, nello zen, a generare l’uno (o uni-verso);

E, per tornare all’informatica, quella serie di processi attraverso cui il computer si mette da sé nella condizione di operare da solo è detta, appunto,  Bootstrap. Soprassediamo sul fatto che qualcuno debba spingere il pulsante…

Ma veniamo alle promesse soluzioni dei problemi informatici. Il primo consiglio coincide con l’ultimo, nonché unico. Quando il computer dà noie, è conveniente non accanirsi provando e riprovando. Il nostro PC, come il miglior esperto di Aikid?, è in grado di trasformare la nostra forza e rivolgerla contro noi stessi, limitando peraltro i suoi sforzi al minimo, semplicemente perseverando nel non eseguire i nostri comandi. Per risolvere la situazione è consigliabile attenersi alle sagge indicazioni contenute nel libro del Tao:

Il buon condottiero non è bellicoso,

il buon guerriero non conosce l’ira,

il vero vincitore non combatte affatto.

Quindi ascoltiamo il saggio, assecondiamo il computer, percorriamo la via del paradosso: agiamo senza agire, ripariamo senza aggiustare, spegniamolo per riaccenderlo, insomma: riavviamolo! Questa operazione, che davvero risolve molti dei problemi comuni, ci conferma che a volte le soluzioni più efficaci sono semplici: difficile è pensarle.

N.B. Le stesse indicazioni restano valide se applicate ad innumerevoli oggetti dotati di sistema operativo: smartphone, tablet, router, qualche volta anche stampanti. La domanda è: funzionerà anche per l’universo?